* * * ASCOLTARE MUSICA Dopo anni di ascolti ed esecuzioni ho concluso che la miglior musica è quella suonata da se stessi. Ma non è sempre possibile e quindi ora elenco quali sono le condizioni migliori per ascoltare la musica. ORCHESTRA. Gli strumenti devono essere disposti a raggiera non a compartimenti (tutti i violini da una parte, i fiati tutti unita in altro settore, ecc.) ma mischiati fra loro (esempio: un violino, un flauto, un violoncello, ecc.) con esclusione delle percussioni che possono essere collocate nell'arco esterno. Questo per ottenere un suono amalgamato e non gli acuti tradizionalmente a sinistra ed i gravi a destra. PIANOFORTE. Il pianoforte a coda, utile per i concerti e per le musiche di Beethoven o Tchaikowsky, non è idoneo per le musiche morbide come quelle di Chopin o Debussy per le quali è necessario utilizzare un mezza coda o un verticale con le corde incrociate. (Nessun musicista componeva con un pianoforte a coda ed Arturo Benedetti Michelangeli alcune volte portava con sé i propri pianoforti perché non soddisfatto di quelli che gli venivano messi a disposizione per il concerto). AMBIENTAZIONE. La musica va ascoltata in un ambiente dell'epoca in cui è stata composta. J. S. Bach va ascoltato in chiesa o in un salotto barocco, Carl Orff in convento o in taverna, A. P. Borodin in un salone regio ottocentesco, una tarantella in una piazza di paese, ecc. Io quando suono Debussy immagino di essere sulla Costa Azzurra (Eze-sur-mer o Rayol-Canadel-sur-Mer) d'estate in una veranda piena di fiori in riva al mare. Verona, 16 novembre 2016 * * *